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Luigi Sacco: il medico che portò i vaccini in Italia

Luigi Sacco è stato un medico italiano nato a Varese nel 1769. Dopo aver studiato medicina all’Università di Pavia, si trasferì a Milano, dove iniziò a lavorare come medico e ricercatore.

Alla fine del Settecento, una delle malattie più pericolose era il vaiolo, che causava migliaia di morti. Quando Sacco venne a sapere che un medico inglese, Edward Jenner, aveva scoperto un metodo per prevenire il vaiolo con una vaccinazione, decise di provarlo anche in Italia.

Nel 1799, vaccinò sé stesso e cinque bambini usando materiale prelevato da mucche infette da una forma più lieve di vaiolo (il “vaiolo bovino”). Funzionò. Le persone vaccinate non si ammalarono, e Sacco iniziò a promuovere la vaccinazione in tutta la Lombardia.

Grazie al suo impegno, in pochi anni vennero vaccinate oltre un milione e mezzo di persone, salvando moltissime vite. Nel 1803 fu nominato direttore generale della vaccinazione nel Nord Italia.

Oltre alla medicina, Sacco si interessò anche di agricoltura e igiene pubblica. Fu tra i primi a promuovere l’uso del cloro come disinfettante, un’idea molto avanzata per l’epoca.

Luigi Sacco morì a Milano nel 1836, ma il suo lavoro continua a vivere: a lui è intitolato uno dei principali ospedali della città, l’Ospedale Luigi Sacco. È ricordato come uno dei padri della sanità pubblica in Italia.